. La patria ; geografia dell'Italia. Cenni storici, costumi, topografia, prodotti, Industria, Commercio, mari, fiumi, laghi, canali, strade, ponti, strade ferrate, porti, monuments, dati statistici ; popolazione, istruzione, bilanci provinciali e comunali, istituti di beneficenza, edifizi pubblici, ecc., ecc.. c. Uno Volgendo sguardogenerale riconosceranno su questo gruppo si Esso dans roccie dalla le solite elemen-tari, dalle quali risultano i Monti della Toscana, cioè il macigno, il ilverrucano ed calcareo dans uno o dans altro modo le modifier, l'ecc. &Gt ;. Al dire dei geologi moderni le masse mar

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. La patria; geografia dell' Italia. Cenni storici, costumi, topografia, prodotti, industria, commercio, mari, fiumi, laghi, canali, strade, ponti, strade ferrate, porti, monumenti, dati statistici; popolazione, istruzione, bilanci provinciali e comunali, istituti di beneficenza, edifizi pubblici, ecc., ecc.. c. Volgendo uno sguardogenerale su questo gruppo si riconosceranno in esso facilmente le solite roccie elemen-tari, dalle quali risultano i monti della Toscana, cioè il macigno, il calcareo ed ilverrucano in uno o in altro modo alterate, ecc. >. Al dire dei geologi moderni le masse marmoree delle Alpi Apuane voglionsi ascri-vere al Trias superiore e medio. Formano una massa quasi continuata riposante soprascisti più o men cristallini e avente alla base una zona pressoché ininterrotta di calcaricompatti, detti volgarmente grezzoni (1). La formazione marmifera stendesi da Pietrasanta sino allestremità settentrionaledel gruppo Apuano presso Vinca e da Massa sino a pochi chilometri da Castelnuovodi Garfagnana, in unarea di forma elittica, la quale misura più di 200 chilometri qua-drati. Presentemente lestrazione del marmo in vaste proporzioni avviene soltanto (1) Vedi Cocchi, Della cera posizione stratigrafica dei marmi saccaroidi nelle Alpi Apuane. Parie Terza — Italia Centrale. Fig. 1. Frana nei monti marmiferi del Carrarese. nelle valli di Carrara, di Massa e di Seravezza. Il marino predominante è il biancocomune e forma la base principale di questa industria lucrosissima. Le Cave di Marmo. — Furono esse, fra il 1893 e il 1894-, il covo di uninsurrezionedie avrebbe potuto diventar formidabile se non fosse stata prontamente con energìa econ abilità repressa. Le cave in esercizio nel Carrarese sono circa 400. Il loro numerovaria frequentemente perchè di frequente se ne attivano delle nuove ed abbandonatisile antiche, il cui numero ascende a circa 550. Le più rinomate sono quelle di Torano, di Fantiscritti e di Colonnata. Le più frequentate sono le

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