Li marmi eruditi, ouero, Lettere sopra alcune antiche inscriptions . io yadunque > quefla y ommai troppo y ajolgaris confefsione àife fiefio d chi la aiuole ye parlo àaltro y attefoche o de-fidero che tu comprenda, Venez le romane infcrizjoni y lefiù riche miniere y che nel mondo lettato la Erudizionefojfeda y ancorné da molti fioriti ingegni ricercate cotl->tanta felicità y che gli è bacata per rendere douizjofi dEternità i nomi floro y fözbezbezbezbezbezbezbezbezbezbezbezbehün così daccumu-larne y mancherano fempre prima i y che l'occafonifer
1729 x 1445 px | 29,3 x 24,5 cm | 11,5 x 9,6 inches | 150dpi
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Li marmi eruditi, ouero, Lettere sopra alcune antiche inscrizione . io yadunque > quefla y ommai troppo y ajolgare confefsione àife fiefio d chi la aiuole ye parlo àaltro y attefoche folo de-fidero che tu comprenda, come le Romane infcrizjoni y lefiù ricche miniere y che nel mondo letterato la Erudizionefojfeda y ancorché da molti fioriti ingegni ricercate cotl->tanta felicità y che gli è bacata per rendere douizjofi dEternità i nomi loroy fono y tuttauiay così abbondanti difaconde ricchezze y che d quale fi fa defderofo daccumu-larne y mancherano fempre prima i modi y che le occafonifer approntarfene . Quefia certezza y Lettore amico y hdios almamente follecitata la mia inclinazione y che non*vi è fiato impedimento bafieuole d frafiomarla dall in»ternarfi in effe y fe con aitile y b danno mio da te > beni-gno y riattendo il giudizio y mentre ti fupplico d credere yche la fola brama di fcoprire al Mondo quefli letteratitefori mi hd pofia la penna in mano j onde fe non faràmai demerito : priuatis vtiiitatibus publicas, mor- talibus. talibus #ternas anteferre > difle Plinio > hauendo ìàpure operato con la ftejfa intenzione, quando quefla mi<L~*fatica geniale non fi accommodajfe al tuo gujìo rifletti almio fine 5 e [fero che mi lafcierai fenzjt moleflia y noru^bramando tarpiti , chel tuo compatimento 5 per altro co~nofco anchio y che le gemme da me ritrovate [entro d cosifrezjofe miniere comparirano legate in piombo y perche leumia rozjjt dicitura in njece di accrescerglelo ygli fminui*rà lo splendorej nondimeno fe il defiderio può ejjer contripofló À difdcó di debito nel giornale delle fidisfazjoni 1accertati che mi fonò deflderato talenti maggiori per fo-dis farti pienamente 5 il che quando non ti appaghi fappi^che ne brama di applaufìy ne cupidigia di lodi, mi han-no mai mòjfo ad affaticarmi. Conofcò me fleffo^ le per ciòcomprenderò d* ejferti flato affai gradito y quando farò cer~ta di non hauerti molto infajìiditó . A